Mese: Luglio 2021

COVID-19

Valutazione della associazione tra utilizzo del trasporto pubblico e diffusione dell’epidemia sars-cov-2 tra gli studenti delle scuole superiori durante la seconda e la terza ondata epidemica

Publication date: 26/07/2021 – E&P Code: repo.epiprev.it/2504
Authors: Rossella Murtas1, Corrado Celata1, Marino Faccini1, Walter Bergamaschi1, Antonio Giampiero Russo1Sottomesso alla peer review sulla rivista Epidemiologia&Prevenzione

Abstract: Nel territorio dell’ATS di Milano le scuole hanno riaperto il 14 settembre e in quella data il valore dell’R(t) era inferiore a uno. Due settimane dopo la riapertura delle scuole l’indice superava l’unità, raggiungendo il 15 ottobre il valore di 2.5. L’obiettivo del lavoro è quello di valutare il contributo dei trasporti sulla diffusione dell’epidemia COVID nella seconda e terza ondata dell’epidemia. L’effetto dei trasporti nella seconda ondata dell’epidemia è stato valutato utilizzando un sistema informativo in cui vengono segnalati, dai dirigenti scolastici, tutti i casi sospetti, i contatti stretti e le relative classi di appartenenza (studio retrospettivo). L’effetto dei trasporti nella terza ondata dell’epidemia è stato valutato tramite la somministrazione, a partire da gennaio 2021, di un questionario online agli studenti delle scuole superiori presenti nel territorio dell’ATS di Milano (coorte prospettica). Tramite le API di Google Maps sono stati simulati i tragitti casa-scuola e calcolati la distanza e il tempo impiegato utilizzando i mezzi pubblici, la macchina o andando a piedi. Le associazioni statistiche sono state calcolate tramite modelli logistici aggiustati per i potenziali confondenti. Tra il 14 e il 24 settembre 2020 sono stati allontanati 556 studenti delle scuole superiori di cui 113 (20.3%) casi COVID-19, mentre il questionario è stato compilato a partire da 1758 studenti di cui 85 (4.8%) casi COVID-19. Nella coorte retrospettiva, le analisi hanno mostrato che il rischio di COVID-19 aumenta significativamente del 2% per ogni minuto speso nel tragitto casa-scuola (OR= 1,02 IC 85% 1,01-1,03). Rispetto agli studenti che potenzialmente percorrono il tragitto a piedi, quelli che utilizzano la macchina sono associati ad una riduzione del rischio pari a 0,78 (IC 95% 0,26-2,29) mentre quelli che utilizzano i mezzi sono associati ad un incremento del rischio pari a 1,12 (IC 95% 0,45-2,72). Gli studenti che prendono più di due mezzi, anche se non statisticamente significativo, hanno un rischio del 12% superiore rispetto a quelli che prendono solo un mezzo per andare a scuola (IC 95% 0,71-1,74). Nella coorte prospettica le analisi hanno mostrato effetti simili in ampiezza rispetto a quelli della coorte retrospettiva. In conclusione, questi risultati indirizzano verso un effetto debole dei trasporti urbani ed extraurbani nel sostenere la circolazione virale durante la seconda e terza ondata epidemica tra gli studenti delle scuole superiori. Tuttavia la diffusione di varianti virali più trasmissibili potrebbe modificare in maniera sensibile lo scenario, compreso quello del trasporto pubblico locale rendendo importante monitorarne il ruolo e la modulazione nel corso dell’epidemia con sistemi di sorveglianza ad hoc.

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COVID-19

Spunti di riflessione sulla normativa vaccinale del personale sanitario in epoca Covid-19

Publication date: 26/07/2021 – E&P Code: repo.epiprev.it/2517
Authors: Emanuela Vittoria1, Romina Allegrezza1

Abstract: Healthcare workers have a greater risk of contracting Covid-19 due to the type of continuous exposure to infectious agents that make the worker more vulnerable and in the presence of the current pandemic, the legislator has reshaped vaccination plans

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STRUMENTI

Un algoritmo terapeutico domiciliare per prevenire i ricoveri? I risultati possono essere dovuti a sbilanciamento e a errore random

Publication date: 15/07/2021 – E&P Code: repo.epiprev.it/2489
Authors: Alessandro Battaggia1, Alberto Donzelli2, Andrea Scalisi3

Abstract: Un recente studio retrospettivo ha enfatizzato la riduzione di ricoveri e di costi di trattamento ottenuti da un algoritmo terapeutico domiciliare contro la COVID-19. Nel gruppo esposto all’algoritmo vi sono stati solo 2 ricoveri, contro 13 nel gruppo di controllo (p=0,0103). Lo studio era stato però tarato su un esito primario diverso: il tempo di risoluzione dei sintomi principali di COVID-19; l’ipotesi di ricerca era che l’adozione dell’algoritmo lo abbreviasse di 5 giorni. In realtà il decorso è risultato di 4 giorni più lungo nel gruppo assegnato all’algoritmo terapeutico (p=0,033).
Un esito secondario sulla prevenzione dei ricoveri è stato molto enfatizzato dagli autori, anche in un’analisi econometrica pubblicata nello studio, e dalla stampa laica. La correzione della significatività statistica per confronti multipli, però, è stata tarata solo su 5 dei 18 confronti pubblicati, e la significatività si perde se si tiene conto dell’insieme delle analisi.
Inoltre, gli autori forniscono dettagli insufficienti sulla procedura di propensity score matching utilizzata nell’aggiustamento, che oltretutto mostra risultati mediocri: per 7 covariate su 18 la differenza media standardizzata è infatti superiore al cut off di 0,1 deviazioni standard comunemente accettato. In particolare risulta sbilanciato il sintomo dispnea, presente in 33 pazienti del gruppo di controllo e 18 nel gruppo esposto all’algoritmo.
Le conclusioni dello studio sembrano pertanto gravate sia da errore random che da bias da scarso controllo di fattori prognostici e/o di confondimento.

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