Categoria: AMBIENTE E SALUTE

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Endometriosi, uno studio partecipato nella Valle del Serchio: stato dell’arte e prospettive

Publication date: 21/09/2023 – E&P Code: repo.epiprev.it/2811
Authors: Giorgia Stoppa1, Chiara Doccioli2, Benedetta Turelli3, Giacomo Danieli2, Angela Landi3, Dolores Catelan1, Luca Ronfani4, Annibale Biggeri1 Sottomesso alla peer review sulla rivista Epidemiologia&Prevenzione

Abstract:
Introduzione: L’endometriosi è una patologia cronica con significativo impatto sulla salute femminile, caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Sono pochi gli studi finora condotti sulla popolazione generale e la reale prevalenza di endometriosi non è nota per molte aree del paese. Questo studio ha l’obiettivo di stimare più accuratamente la prevalenza di endometriosi in tre regioni italiane (Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Puglia) e valutare il rapporto tra endometriosi e fattori ambientali in tre aree di partecipazione (Trieste, Barga e Taranto).

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Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS), del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SISMG) e degli accessi in Pronto Soccorso (PS) Rapporto 1 luglio-15 agosto 2022

Publication date: 07/09/2022 – E&P Code: repo.epiprev.it/2748
Authors: Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio ASL Roma 1 – Centro di Competenza Nazionale Dipartimento della Protezione Civile1

Abstract: Il secondo report del Sistema HHWW e della sorveglianza della mortalità associata alle ondate di calore aggiornato al 15 agosto, mostra che nel mese di luglio l’eccesso di mortalità è stato pari al 29%, ed ha interessato tutte le classi con età superiore a 65 anni. L’effetto maggiore è stato riscontrato nella classe di età più anziana (85+) nella quale si è registrato un eccesso di mortalità del 41% nelle città del nord e del 35% nelle città del centro-sud.
Particolarmente elevato è stato l’impatto sulla mortalità dell’ondata di calore della seconda metà del mese di luglio, con eccesso del 36% e che ha interessato tutte le aree del paese, in particolare alcune città del nord.

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Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS), del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SISMG) e degli accessi in Pronto Soccorso (PS) Rapporto 16 maggio-15 luglio 2022

Publication date: 09/08/2022 – E&P Code: repo.epiprev.it/2739
Authors: Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio ASL Roma 1 Centro di Competenza Nazionale Dipartimento della Protezione Civile Ministero della Salute, Centro Nazionale Prevenzione e Controllo Malattie1

Abstract: Secondo l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (WMO) le ondate di calore che si stanno osservando nell’estate 2022 rappresenteranno in futuro la nuova normalità. Heatwaves come quelle che stanno interessando il nostro paese sono destinate infatti a diventare più frequenti, più lunghe ed intense come evidenziato dalle recenti stime dell’Intergovernmental Panel of Climate Change (IPCC) nell’ultimo rapporto, con un impatto sempre più rilevante sulla salute della popolazione esposta.
Secondo il panel di esperti dell’IPCC, le temperature nei prossimi anni aumenteranno più velocemente nell’area del Mediterraneo e nel nostro paese, rispetto ad altre aree del pianeta; in assenza di interventi di riduzione delle emissioni, il riscaldamento globale potrebbe superare i 2°C a metà secolo con una concomitanza di effetti che andranno dall’aumento delle temperature estreme, della siccità e degli incendi, alla diminuzione del manto nevoso e della velocità del vento, oltre all’incremento medio del livello del mare.
A partire dal mese di maggio 2022 sono state registrate temperature superiori alla media stagionale di +3.2°C in tutto il paese con valori di temperatura più elevati soprattutto nelle città del centro Italia (Figure 1A-1E) associati a condizioni di rischio di livello 1 (Tabella 1A).
Nel mese di giugno le temperature sono state superiori al valore climatico di riferimento in media di +3°C di temperature. Un primo innalzamento delle temperature si è ossservato intorno alla prima settimana di giugno ed un progressivo aumento della temperatura è stato registrato a partire dal 20 giugno fino a fine mese, interessando prevalentemente le città del centro-sud (Figure 2A-2E). L’innalzamento delle temperature dell’ultima decade di giugno è stata associato a condizioni di rischio livello 1 del sistema HHWW nelle città del nord mentre tra le città del centro-sud è stata registrata un’ondata di calore a partire dal 26 giugno (livello2-3) che si è protratta fino alla prima settimana di luglio, con una durata di circa 10 giorni (Tabella 1 figure 2a-E). Durante l’ondata tra fine giugno e la prima settimana di luglio si sono registrati picchi di temperatura apparente massima compresi tra 37-40°C.
Per quanto riguarda l’analisi della mortalità giornaliera (tabella 2A), nella seconda metà di maggio la mortalità è risultata complessivamente superiore alll’atteso (+10%) con un eccesso significativo si è registrato a Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza.
Nel mese di giugno è da segnalare complessivamente una mortalità del 9% superiore all’atteso. Le città in cui si è registrato un incremento significativo della mortalità che sembra, almeno in parte attribuibile all’esposizione alle elevate temperature registrate, sono Torino (+11%), Roma (+13%), Napoli (+15%), Bari (+23%), Palermo (+19%), Catania (+32%). (Tabella 2B)
Dal 1-15 luglio (Tabella 2C) si è osservato complessivamente un incremento significativo della mortalità pari a +21%, con incrementi in diverse delle città dove si è verificata l’ondata di calore, in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%), Catanzaro (+48%). Anche a Torino si registra un eccesso di mortalità sebbene non si siano registrate condizioni di ondata di calore ma solo giorni isolati di caldo (sia dal sistema HHWW che da ARPA Piemonte).
I grafici dell’andamento della temperatura e della mortalità giornaliera evidenziano in alcune città del nord (Torino, Milano) un incremento della temperatura nella terza settimana di giugno a cui risultano associati picchi di mortalità. Mentre in diverse città del centro-sud (Roma, Latina, Campobasso, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo e Catania) si osservano diversi giorni di incremento della mortalità associato all’incremento della temperatura registrato dal 26 giugno e nelle prime 2 settimane di luglio (Figure 3 appendice).

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Profilo di mortalità per causa nel Comune di Piazzola sul Brenta. Anni 2003-2018

Publication date: 07/12/2021 – E&P Code: repo.epiprev.it/2597
Authors: Annibale Biggeri1, Giada Minelli2, Matteo Martinato3, Giorgia Stoppa1, Dolores Catelan1Sottomesso alla peer review sulla rivista Epidemiologia&Prevenzione

Abstract: Sempre maggiori, al giorno d’oggi, sono le richieste di una valutazione dello stato di salute da parte di popolazioni residenti in aree soggette a differenti tipologie di contaminazioni ambientali, e tra queste di particolare importanza quelle interessate da discariche in precedenza non note e scoperte accidentalmente. Nel presente studio si presenta l’episodio di Piazzola sul Brenta (Padova, Italia) dove è stata scoperta una potenziale contaminazione ambientale del suolo e sottosuolo dell’area esterna all’Istituto scolastico “Rolando da Piazzola” dovuta alla presenza in passato di una fabbrica di concimi chimici. Utilizzando il database di mortalità ISTAT presso l’Istituto Superiore di Sanità è stato possibile descrivere il profilo di mortalità per causa, dal 2013 al 2018, dei cittadini residenti nel Comune di Piazzola sul Brente. Sono stati calcolati i Rapporti standardizzati di mortalità (SMR) per genere e per causa specifica e gli intervalli di confidenza (IC) al 90%. Rispetto allo standard provinciale non si rileva un eccesso, per entrambi i generi, della mortalità per tutte le cause e per l’insieme delle malattie circolatorie. Si registra invece un eccesso per le patologie tumorali (523 decessi per cause neoplastiche rispetto a 498 attesi sulla base dei tassi provinciali, SMR: 105 IC90% 98-113). La probabilità di avere un eccesso di mortalità per tumori è dell’85%. In particolare si registrano eccessi per il tumore del polmone (SMR totale uomini+donne: 117, IC90% 100-135) e per i tumori del sistema linfoematopoietico, (in modo importante negli uomini, SMR: 134 IC90% 101-178). Data la poca numerosità degli eventi osservati vi è una forte variabilità statistica ed è necessaria cautela nell’interpretazione. Alla luce di questi risultati e della potenziale esposizione a sostanze cancerogene sarebbe opportuno approfondire con ulteriori indagini epidemiologiche i potenziali eccessi registrati e completare la caratterizzazione ambientale.

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