Categoria: COVID-19

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Modalità di gestione integrata nel dipartimento di prevenzione di un focolaio epidemico da COVID-19 in un grande stabilimento di lavorazione di carni della provincia di bari

Publication date: 30/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1888
Authors: G. Di Leone1, P. Drago2, M. Troiano3, F. Mascoli1, N. Dahbaoui2, D. Scorrano3, S. De Nitto4, L. Rizzo4, M. Iurilli4, M Pesce5, D. Lagravinese4, P. L. Lopalco6Sottomesso alla peer review sulla rivista Epidemiologia&Prevenzione

Abstract: Diversi setting di propagazione si sono dimostrati particolarmente efficienti nella diffusione del SARS-CoV-2. A livello internazionale gli impianti di macellazione e trasformazione carni hanno generato numerosi focolai di COVID19. In questo lavoro gli autori descrivono il primo focolaio COVID19 documentato in Italia in un grosso impianto di trasformazione carni nel Sud Italia e gli interventi diagnostici e di controllo messi in atto per il suo contenimento.

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Sorveglianza della mortalità durante la pandemia COVID-19 in regione Emilia-Romagna

Publication date: 23/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1878
Authors: Bartolini Letizia1, Chiara Di Girolamo1, Nicola Caranci1, Maria Luisa Moro1

,Abstract: La pandemia legata alla diffusione del virus SARS-CoV-2 ha determinato un impatto sanitario dalle dimensioni inizialmente difficili da definire. Tra le prime attività di monitoraggio in vari ambiti geografici italiani vi è stata l’analisi della mortalità generale e tra i casi notificati come positivi nel sistema di sorveglianza del COVID-19. Con l’obiettivo di analizzare l’ordine di grandezza, in termini assoluti e in riferimento all’atteso del quinquennio 2015-2019, si sono descritti i decessi avvenuti nel periodo 1° gennaio-15 maggio nell’intera regione Emilia-Romagna. Tramite le registrazioni che alimentano l’anagrafe delle persone assistite e la registrazione delle notifiche, si è potuto rilevare un eccesso della mortalità del 24% (uomini: 29%, donne: 19%) rispetto ai valori medi dello stesso periodo del quinquennio precedente. Mentre fino a febbraio 2020 la mortalità era stata inferiore all’atteso, è seguito un sensibile aumento fino ad un massimo nella settimana 18-24 marzo (+113%). Tale eccesso è stato più accentuato nelle provincie occidentali (+491% nella provincia di Piacenza) e sensibilmente minore nella provincia di Ferrara e in Romagna, ad eccezione di Rimini, che ha avuto un impatto di intensità intermedia e spostato in avanti, come avvenuto a Reggio Emilia e a Modena. A Bologna la massima intensità si è registrata ancora più avanti nel tempo (aprile inoltrato).

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La gravità delle pandemie regionali da 2019-nCOV è fortemente condizionata da un fattore geografico

Publication date: 22/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1853
Authors: Roberto Ronchetti1, Francesco Ronchetti1

Abstract: Nel marzo 2020, studiando 248 epidemie da COVID-19, che si erano accese in tutto il pianeta dopo quella iniziale di Wuhan in Cina, osservammo che esisteva una zona geografica delimitata dalla latitudine 30°-50° Nord entro cui si erano verificate la maggior parte delle epidemie gravi. (1).
Pur mantenendo questo assunto si poteva però contemporaneamente notare come un considerevole numero di eventi epidemici che si erano verificati in questa fascia di latitudine non erano gravi; si poteva dunque dire che per essere grave una epidemia da 2019-nCoV era necessario che si verificasse in quella regione del pianeta: questa localizzazione, però, non era sufficiente perché sempre in quella zona esistevano molte epidemie non gravi.
Si trattava di una osservazione che documentava il fatto che il 2019-nCoV antigenicamente nuovo per tutta l’umanità esercitava la sua azione infettante e letale sotto l’influenza di fattori dispersi nel pianeta lungo una fascia geografica assai limitata.
Non è la prima volta che una tale associazione tra patologia virale e geografia viene ipotizzata, a livello epidemiologico (2). Al momento della nostra richiesta di pubblicazione queste osservazioni epidemiologiche sulla relazione clima-infezione non erano ancora comparse in letteratura.
Era un’osservazione comunque già allora intrigante e di difficile interpretazione. Dopo quasi tre mesi, molte epidemie nel pianeta si sono sviluppate e molte si sono concluse per cui è il momento di tentare la conferma dell’esistenza di un mal definito “fattore geografico” in grado di condizionare la gravità delle infezioni causate dal nuovo virus. Il presente studio utilizza le curve epidemiologiche di tutte le regioni italiane per tentare di capire se, in una nazione compresa nella già citata fascia 30°-50° latitudine Nord le curve epidemiche appaiono uniformi oppure sotto l’influenza di un fattore geografico.
Peraltro eseguire uno studio comparativo di solidi dati epidemiologici ufficiali di tutte le nostre regioni (3-9) è certamente fonte di chiarezza in un momento in cui si tende a colpevolizzare chi ha operato nel corso dei drammatici tre mesi trascorsi e c’è forte incertezza sulle misure che sono necessarie o opportune nei mesi a venire.

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Covid-19 in Africa: the little we know and the lot we ignore

Publication date: 18/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1827
Authors: Sandro Colombo1, Rino Scuccato1, Antonello Fadda1, Amélia Jossai Cumbi1

Abstract: Covid-19 has stirred up an information deluge that challenges our capacity to absorb and make sense of data. In this unrelenting flow of information, Africa has been largely off the radar, escaping the attention of the scientific literature and the media. International agencies have been the exception: despite the still low numbers of cases and deaths, they have voiced concerns, often in catastrophic terms, on the health, economic and social impacts of Covid-19 in African countries. These concerns contrast sharply with the optimistic view that Africa may be spared the worst consequences of the pandemic.
This paper provides a snapshot of a crisis in evolution: its features could change as new data become available and our understanding improves. The paper examines the epidemic trends, the health impact, the containment measures and their possible side effects. Africa has a long experience of responding to epidemics: relevant lessons learned are outlined. The picture of the epidemic and its narrative are heterogenous, given the differing vulnerabilities of African countries and the diverse contexts within their borders. The paper, therefore, singles out selected countries as illustrative of specific situations and advocates for a transnational and subnational approach to future analyses.
The virus has shown a strong capacity to adapt; therefore, a response strategy, in order to be effective, needs to be flexible and able to adapt to changes. The paper concludes with the recommendation that affected communities should be engaged in the response, to maintain or build trust. A lesson from the Ebola outbreak of a few years ago was that epidemiologists and community leaders learned, after initial difficulties, how to dialogue and work together.

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Andamento della Mortalità Giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19. 1′ Febbraio – 12 Maggio (rapporto finale)

Publication date: 12/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1778
Authors: (a cura di) Marina Davoli,1 Francesca de’ Donato,1 Manuela De Sario,1 Paola Michelozzi,1 Fiammetta Noccioli,1 Daniela Orrù,1 Pasqualino Rossi,2 Matteo Scortichini1

Sintesi. Nel presente Rapporto viene riportata una sintesi della sorveglianza della mortalità in relazione all’epidemia COVID-19, relativa alla prima fase di lock down nelle 32 città incluse nel Sistema di Sorveglianza rapido della mortalità giornaliera (SISMG).
I dati della sorveglianza della mortalità SiSMG relativi alle aree urbane, grazie alla tempestività della notifica del dato da parte delle anagrafi che collaborano al progetto, sono più aggiornati e completi rispetto ai dati ISTAT che richiedono tempi più lunghi per il consolidamento dei dati. Questo consente di utilizzare i dati per il monitoraggio real-time durante l’epidemia e di notificare tempestivamente eventuali eccessi riscontrati nelle città anche durante le fasi successive. (Per maggiori dettagli sul SISMG vedi rapporti precedenti).
Nel corso dell’epidemia l’ISTAT ha reso disponibili per la prima volta i dati della mortalità totale a livello comunale che provengono dall’integrazione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) con i dati dell’Anagrafe tributaria; i dati, sono stati rilasciati con aggiornamenti successivi, e nel secondo rapporto rilasciato il 3 giugno il dataset comprende il 97% dei comuni italiani ed è aggiornato al 30 aprile (ISTAT/ISS, 2020). I dati ISTAT, consentono di stimare l’eccesso di mortalità osservato complessivamente a livello nazionale e nelle diverse regioni, ed evidenziano la riduzione della mortalità (circa 10.000 decessi in meno nel mese di aprile rispetto al mese precedente). Inoltre, il rapporto evidenzia come con la diminuzione dell’eccesso di mortalità aumenta invece la quota di eccesso spiegata dalla mortalità COVID-19 che da circa il 50% nel mese di marzo supera l’80% nel mese di aprile.

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UV-C irradiation is highly effective in inactivating and inhibiting SARS-CoV-2 replication

Publication date: 08/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1750
Authors: Andrea Bianco1, Mara Biasin2, Giovanni Pareschi1, Adalberto Cavalieri3, Claudia Cavatorta3, Claudio Fenizia2, Paola Galli1, Luigi Lessio4 , Manuela Lualdi3, Edoardo Redaelli1, Irma Saulle2,5, Daria Trabattoni2, Alessio Zanutta1, Mario Clerici5,6

Abstract: The potential virucidal effects of UV-C irradiation on SARS-CoV-2 were experimentally evaluated for different illumination doses and virus concentrations (1000, 5, 0.05 MOI). Both virus inactivation and replication inhibition were investigated as a function of these parameters. At a virus density comparable to that observed in SARS-CoV-2 infection, an UV-C dose of just 3.7 mJ/cm2 was sufficient to achieve a 3 log inactivation, and complete inhibition of all viral concentrations was observed with 16.9 mJ/cm2. These results could explain the epidemiological trends of COVID-19 and are important for the development of novel sterilizing methods to contain SARS-CoV-2 infection.

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Modulation of COVID19 Epidemiology by UV-B and -A Photons from the Sun

Publication date: 08/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1746
Authors: Fabrizio Nicastro1, Giorgia Sironi2, Elio Antonello2, Andrea Bianco2, Mara Biasin3, John R. Brucato4, Ilaria Ermolli1, Giovanni Pareschi2, Marta Salvati5, Paolo Tozzi4, Daria Trabattoni3, Mario Clerici6

Abstract: It is well known that 200-290 nm ultraviolet photons (hereinafter UV-C radiation) photo-chemically interacts with DNA and RNA and are endowed with germicidal properties that are also effective on viruses (1-8). Fortunately, Solar UV-C photons of this wavelength are filtered out by the Ozone layer of the upper Atmosphere, at around 35 km (9). Softer UV photons from the Sun with wavelengths in the range 290-320 nm (UV-B) and 320-400 nm (UV-A), however, do reach the Earth’s surface. The effect of these photons on Single- and Double-Stranded RNA/DNA viruses (9-12) and the possible role they play on the seasonality of epidemics (13), are nevertheless little studied and highly debated in alternative or complementarity to other environmental causes (14-20). Notably though, the effects of both direct and indirect radiation from the Sun needs to be considered in order to completely explain the effects of UV radiations in life processes (with e.g. the UV virucidal effect enhanced in combination to the concomitant process of water droplets depletion because of Solar heat). Herein we present a number of concurring circumstantial evidence suggesting that the evolution and strength of the recent Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS-Cov-2) pandemics (21, 22), might be have been modulated by the intensity of UV-B and UV-A Solar radiation hitting different regions of Earth during the diffusion of the outbreak between January and May 2020. Out findings, if confirmed by more in depth data analysis and modeling of the epidemics, which includes Solar modulation, could help in designing the social behaviors to be adopted depending on season and environmental conditions.

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Excess deaths and hospital admissions for COVID-19 due to a late implementation of the lockdown in Italy

Publication date: 05/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1735
Authors: Raffaele Palladino1,2, Jordy Bollon3, Luca Ragazzoni3,4, Francesco Barone-Adesi3,4

Abstract: Background: In Italy, the COVID-19 pandemic led to the implementation of containment measures to the highest level, with a national lockdown enforced on March 9th, 2020. Despite this, by the time the epidemic curve started to flatten the health system already exceeded its capacity in different areas of the country, raising concerns that the public health response was indeed delayed. Aim of this study was to evaluate the health effects of late implementation of the lockdown in Italy.
Methods: Using national data on daily number of COVID-19 cases we first estimated the effect of the lockdown, employing an interrupted time series analysis. Second, we evaluated the effect of an early lockdown on the trend of new cases, creating a counterfactual scenario where the intervention was implemented one week in advance. We then predicted the corresponding number of intensive care unit (ICU) admissions, non-ICU admissions, and deaths. Finally, we compared the number of hospital admissions and deaths under the actual and counterfactual scenarios.
Results: an early implementation of the lockdown would have avoided about 126,000 COVID-19 cases, 54,700 non-ICU admissions, 15,600 ICU admissions, and 12,800 deaths. On the relative scale, this corresponds to a reduction of 60% (95%CI: 55% to 64%), 52% (95%CI: 46% to 57%), 48% (95%CI: 42% to 53%), and 44% (95%CI: 38% to 50%), respectively.
Conclusions: We found that the late implementation of the lockdown in Italy was responsible for a substantial proportion of hospital admissions and deaths associated with the COVID-19 pandemic. Understanding the factors contributing to a delayed response is necessary to strengthen public health preparedness in case of a second wave of infections.

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Conoscere per Prevenire – Questionario infezione da virus SARS CoV-2

Publication date: 03/06/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1725
Authors: Alessia Angelini1, Fabio Capacci2, Stefano Silvestri3, Domenica Sottini4

Abstract: L’infezione da Sars CoVid 2 da circa 3 mesi occupa media e riviste scientifiche del mondo intero.
In questo breve periodo la conoscenza di questo nuovo virus si è arricchita di molti elementi, tuttavia l’argomento concernente le modalità di contagio ha probabilmente ancora molto da esplorare e definire. La prevenzione è stata attivata ai massimi livelli basandosi sul principio di precauzione spingendo al totale isolamento riducendo pertanto al minimo le possibilità di contagio.
Facendo riferimento all’esperienza maturata durante la sorveglianza epidemiologica delle più importanti patologie oncologiche causate dagli inquinanti nei luoghi di lavoro, si è ritenuto utile traslare l’esperienza sulla infezione da Covid 19 predisponendo un questionario semi strutturato che consenta di raccogliere le informazioni necessarie per procedere ad una valutazione delle esposizioni che possono essere correlate al contagio.

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Applicazione di tecnologia “no-touch” UV a luce pulsata Xeno per il contrasto alla trasmissione nosocomiale della COVID-19 (Protocollo: NoTouch-XenoLuxCOVID19)

Publication date: 29/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1713
Authors: Domenico Martinelli1, Giovanni Villone1, Francesca Fortunato1, Maria Angela Ioakim1, Alessandra Cozza1, Rosa Prato1, Vitangelo Dattoli1Sottomesso alla peer review sulla rivista Epidemiologia&Prevenzione

Abstract: Nella storia naturale della pandemia di COVID-19 è apparso da subito evidente il ruolo di cluster nosocomiali nell’amplificazione di eventi epidemici a livello locale. In questo scenario, le pratiche essenziali dei Programmi di Prevenzione e Controllo delle Infezioni (IPC) rivestono un’importanza cruciale per garantire il funzionamento dei servizi assistenziali e mitigare il carico di malattia nei gruppi di popolazione più a rischio. Uno degli interventi raccomandati è rappresentato dal contenimento della carica microbica a livello ambientale, al quale, oggi, possono contribuire in modo rilevante innovative tecniche di sanificazione. In particolare, i sistemi “no-touch” (automatizzati) a luce UV pulsata allo Xeno (PX-UV) si sono rivelati, a livello sperimentale, efficaci contro la contaminazione dell’aria e di diverse superfici da parte di microrganismi multifarmaco-resistenti, micobatteri e virus. In un’esperienza di campo condotta per alcuni mesi del 2019 in un quartiere operatorio ad elevata complessità dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Riuniti di Foggia, interventi di sanificazione PX-UV eseguiti ad intervalli predefiniti hanno mostrato un importante abbattimento della carica microbica pre-sanitizzazione finale.

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Pandemie e sostenibilità ambientale

Publication date: 26/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1682
Authors: Celestino Panizza1

Abstract: Mentre gli impatti delle attività agricole sull’uso del suolo sono, per alcuni aspetti, relativamente ben caratterizzati (ad esempio, la contabilità delle emissioni di carbonio e la perdita di biodiversità), meno consolidati sono i potenziali impatti sulla salute umana. In questo ambito le ricerche riguardano gli effetti dell’esposizione a pesticidi, prodotti chimici e metalli pesanti.
L’emergenza Coronavirus (Covid-19) richiama l’attenzione alle interazioni tra cambiamento ambientale e insorgenza di malattie infettive.
Gli ecosistemi possono svolgere un ruolo importante nella regolazione delle malattie mantenendo le dinamiche naturali delle malattie nelle comunità faunistiche e riducendo la probabilità di contatto e trasmissione di agenti patogeni tra esseri umani, bestiame e fauna selvatica.
Per affrontare le pandemie come per le malattie non trasmissibili è necessaria una visione che risale alle cause prime dei fenomeni e una visione sistemica, integrata, dei processi in atto. Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, ricercatori e decisori dovrebbero prendere in considerazione le interconnessioni dell’emergenza della malattia e il loro impatto sociale più ampio. Sono necessarie politiche ambientali che promuovano la pianificazione sostenibile dell’uso del suolo.

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Educate on how to close the toilet knob taps, or replace them

Publication date: 26/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1702
Authors: Alberto Donzelli1, Giulia Giudicatti1Sottomesso alla peer review sulla rivista Epidemiologia&Prevenzione

Abstract: According to an US study1 about a third of Covid-19 positive patients had gastrointestinal symptoms.
These symptoms include diarrhea, nausea and vomiting, are an important feature of the disease, and suggested also a possible fecal-oral transmission of the virus that needs attention.
A systematic review with meta-analysis2 of 60 studies, comprising 4243 patients, have already showed a pooled prevalence of all gastrointestinal symptoms of 17.6%. The pooled prevalence of stool samples that were positive for virus RNA was 48.1%, and 70.3% of hose collected after loss of virus from respiratory specimens tested positive for RNA virus2, though this does not mean that the viral RNA was still infectious.
Other Authors speculate on a potential fecal–oral transmission3,4. However, a laboratory study5 showed that SARS-CoV-2 virus can enter into enterocytes, but that viruses released into the intestinal lumen were inactivated by (simulated) human colonic fluid, and infectious virus was not recovered from the stool specimens of COVID-19 patients.
According to current evidence, COVID-19 virus is primarily transmitted through respiratory droplets and contact routes6. The latter can imply also the contact with contaminated surfaces. An article published in the NEJM7 analyzed the SARS-CoV-2 resistance on certain surfaces, confirming that the virus is quite stable on surfaces like stainless steel, being detected up to 48-72 hours after application.

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Malattie croniche e rischio di ammalarsi di CoViD-19 sintomatica: risultati preliminari di uno studio caso-controllo su un campione di casi in Asl Toscana Centro

Publication date: 22/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1671
Authors: Francesco Profili1, Piercarlo Ballo2, Daniela Balzi2, Benedetta Bellini1, Simone Bartolacci1, Alfredo Zuppiroli1, Fabio Voller1, Paolo Francesconi1

Abstract: Introduzione. La pandemia di CoViD -19 costituisce un’importante sfida per i sistemi sanitari di tutto il mondo, con poco meno di 10.000 casi in Toscana e circa 4.500 in Asl Toscana Centro all’11 maggio 2020. Diversi sono i fattori di rischio segnalati, tra cui età, sesso maschile e alcune cronicità come ipertensione, diabete, malattie respiratorie e cardiovascolari. Tuttavia, l’importanza relativa delle cronicità preesistenti è ancora da approfondire.
Obiettivo. Valutare nella popolazione della Asl Toscana Centro il ruolo delle malattie croniche nel rischio di sviluppare forme clinicamente evidenti (almeno lievi) di infezione da SARS-CoV-2.
Metodi. Case-population control study. Caso è un soggetto con tampone positivo al SARS-CoV-2 con stato clinico almeno lieve. Controllo sono tutti i soggetti residenti nella Asl Toscana Centro al 1° gennaio 2020. Sono esclusi dall’analisi gli under30 e i pazienti ospiti di Residenza Sanitaria Assistita. L’analisi valuta l’effetto di genere, età, tumori e delle principali cronicità sull’insorgenza di un’infezione con sintomi almeno lievi tramite il calcolo di Odds Ratios (OR) con modelli di regressione logistica univariata e multivariata (per produrre OR aggiustati per possibili confondenti).

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Impacts of Reopening Strategies for COVID-19 Epidemic: A Modeling Study in Piedmont Region

Publication date: 22/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1662
Authors: Simone Pernice (SP)1, Paolo Castagno (PC)1, Linda Marcotulli (LM)1, Milena Maria Maule (MMM)2, Lorenzo Richiardi (LR)2, Giovenale Moirano (GM)2, Matteo Sereno (MS)1, Francesaca Cordero (FC)1, Marco Beccuti (MB)1

Abstract: This report is an updated version of repo.epiprev.it/929.
Background: Severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-COV-2), the causative agent of the coronavirus disease 19 (COVID-19), is a highly transmittable virus.
Since the first person-to-person transmission of SARS-CoV-2 was reported in Italy on February 21-st, 2020, the number of people infected with SARS-COV-2 increased rapidly, mainly in northern Italian regions, including Piedmont. A strict lockdown was imposed on March 21-st until May 4-th when a gradual relaxation of the restrictions started.
In this context, computational models and computer simulations are one of the available research tools that epidemiologists can exploit to understand the spread of the diseases and to evaluate social measures to counteract, mitigate or delay the spread of the epidemic.

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La salute dei lavoratori della vendita al dettaglio di alimenti: osservazione e ascolto per l’equità in tempi di coronavirus

Publication date: 20/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1646
Authors: Alessandro Migliardi1, Silvia Pilutti2, Michele Marra1, Roberto Di Monaco3, Giuseppe Costa4

Abstract: I lavoratori della vendita alimentare organizzata hanno prestato le loro attività per tutta la durata dell’epidemia da Coronavirus. Si tratta di un comparto importante per numero di lavoratori coinvolti e fatturato prodotto, capillarità di presenza sul territorio ed essenzialità dei servizi erogati. Si parla altresì di un settore che coinvolge una platea di lavoratori mediamente caratterizzata da un profilo educativo e culturale basso, con competenze professionali poco specializzate, facilmente reperibili e rimpiazzabili sul mercato del lavoro, esposti normalmente a ritmi di lavoro intensi, mansioni ripetitive, su turni, con basse tutele sindacali e nella contingente situazione lavorativa, se non adeguatamente tutelati e protetti, anche a maggior rischio di contagio da Covid-19, con conseguenti danni per la propria salute.

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COVID-19-like symptoms and their relation to SARS-CoV-2 epidemic in children and adults of the Italian birth cohort

Publication date: 15/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1634
Authors: Maja Popovic1, Chiara Moccia1, Elena Isaevska1, Giovenale Moirano1, Costanza Pizzi1, Daniela Zugna1, Franca Rusconi2, Franco Merletti1, Milena Maule1, Lorenzo Richiardi1

Abstract: Background. Emerging COVID-19 pandemic caused extensive lockdowns in a number of countries, but yet unknown number of cases positive to SARS-CoV-2 escapes surveillance systems.
Methods. Mothers participating in the Italian NINFEA birth cohort were invited to complete an online questionnaire on COVID-19-like symptoms in the household. We estimated the population prevalence of COVID-19-like symptoms in children and adults, assessed their geographical correlation with the cumulative number of COVID-19 cases by province, analysed their clustering within families, and estimated their sensitivity, positive (PPV) and negative predictive values (NPV) for COVID-19 diagnosis in individuals tested for SARS-CoV-2.

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Prima analisi degli accessi al pronto soccorso durante i primi tre mesi dell’epidemia da COVID-19 nell’AUSL Toscana sud est e approfondimento su SDO

Publication date: 14/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1637
Authors: Stefania Arniani1, Francesca Nisticò1, Paolo Piacentini1

Abstract: Sono stati analizzati gli accessi ai pronto soccorso di tutta l’Azienda Usl Toscana sud est, sia di residenti che non, dal primo febbraio 2020 al 27 aprile 2020 e sono stati confrontati con gli accessi degli anni 2018 e 2019 relativi agli stessi mesi e giorni. Si sono poi analizzati i dati delle schede di dimissione ospedaliera relative al primo trimestre 2020, che sono state confrontate con la media dei ricoveri registrati nel primo trimestre dei due anni precedenti (2018-2019).
Complessivamente si assiste ad una riduzione degli accessi, in generale, ma anche per patologie acute e importanti quali l’infarto del miocardio, l’emorragia cerebrale, l’ictus e il TIA.
Tale riduzione è confermata anche dall’analisi SDO.

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Tabella 1.
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Andamento della Mortalità Giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19. Report 1′ Febbraio – 2 Maggio 2020 (settimo rapporto)

Publication date: 12/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1620
Authors: (a cura di) Marina Davoli,1 Francesca de’ Donato,1 Manuela De Sario,1 Paola Michelozzi,1 Fiammetta Noccioli,1 Daniela Orrù,1 Pasqualino Rossi,2 Matteo Scortichini1

Sintesi. Nel rapporto vengono riportati a scadenza settimanale i dati di mortalità della sorveglianza SISMG in relazione all’epidemia COVID-19 nelle 19* città incluse nel bollettino settimanale di sorveglianza della mortalità pubblicato sul portale del Ministero della Salute. Per dettagli sul Sistema di rilevazione vedi Rapporti precedenti.
La stima dell’eccesso di mortalità viene calcolata come differenza tra i valori della mortalità osservata e i valori della mortalità attesa (media per giorno della settimana e numero della settimana calcolata nei 5 anni precedenti e pesata per la popolazione residente).
Le Figure 1A e 1B e 2A e B aggiornata al 28 aprile 2020 mostrano l’andamento della mortalità settimanale per tutte le età e per le classi di età (65-74, 75-84, 85+) separatamente per le città del nord e del centro-sud. I grafici mostrano il picco massimo di mortalità registrato nella prima settimana di aprile, e l’attuale fase discendente, con una progressiva riduzione della mortalità osservata. L’andamento in rapido decremento si osserva in tutte le classi di età, da notare che nella classe di età 65-74 anni da questa settimana la mortalità è rientrata nei valori di riferimento del periodo. Nelle città del centro-sud, dove l’incremento è stato minore, i dati di mortalità settimanali sono anche questa settimana in linea con l’atteso.

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A phase 2, open label, multicenter, single arm study of tocilizumabon the efficacy and tolerability of tocilizumab in the treatment of patients with COVID-19 pneumonia (TOCIVID-19 trial): Statistical Analysis Plan

Publication date: 12/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1610
Authors: Paolo Chiodini1, Laura Arenare2, Maria Carmela Piccirillo2, Francesco Perrone2, Ciro Gallo1

Abstract: Background. Tocilizumab, an IL-6 receptor antagonist, was suggested as a possible treatment of severe or critical COVID-19 pneumonia in a small Chinese study. The TOCIVID-19 trial evaluates efficacy and tolerability of tocilizumab in the treatment of patients with severe or critical COVID-19 pneumonia.
Methods/design. TOCIVID-19is an academic multicenter, single-arm, open-label, phase 2 study. All the patients are being offered a single shot of 8 mg/kg of Tocilizumab (up to a maximum of 800 mg), with an eventual second administration at the discretion of the Investigator. A companion prospective cohort includes either patients not eligible for phase 2 or subjects eligible for phase 2 but exceeding the planned sample size. 14- and 30-days lethality rates are the two co-primary endpoints in the intention-to-treat (ITT) population. Secondary objectives are to evaluate mortality and clinical improvement in the modified-ITT population of subjects who received the drug. Details of the methodological and statistical approaches are reported here reflecting the amendments impelled by the continuously increasing knowledge on COVID-19 progression and troubles in data collection.
Discussion. This paper provides details of planned statistical analyses for TOCIVID19 trial to reduce the risk of reporting bias and increase credibility of the study findings.
TOCIVID-19 trials registered in the EudraCT database with number 2020-001110-38 and in clinicaltrials.gov with ID NCT04317092.

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Multicenter study on the efficacy and tolerability of tocilizumab in the treatment of patients with COVID-19 pneumonia

Publication date: 12/05/2020 – E&P Code: repo.epiprev.it/1604
Authors: Maria Carmela Piccirillo1, Paolo Ascierto1, Luigi Atripaldi2, Marco Cascella1, Massimo Costantini3, Giovanni Dolci3-4, Nicola Facciolongo3, Fiorentino Fragranza2, AnnaMaria Marata5, Marco Massari3, Vincenzo Montesarchio2, Cristina Mussini4, Emanuele Alberto Negri3, Roberto Parrella2, Patrizia Popoli6, Gerardo Botti1, Laura Arenare1, Paolo Chiodini7, Ciro Gallo7, Carlo Salvarani3-4, Francesco Perrone1

Abstract: Background: Pneumonia is the most frequent and serious complication of COVID-19, due to an excessive and aberrant host immune response that is associated with an acute respiratory distress syndrome, with typical radiological findings and, in most critical patients, with a “cytokine storm”. IL-6 might play a key role in the cytokine storm induced bySARS-CoV-2 and interfering of IL-6 might be a potentially therapeutic strategy for severe and critical COVID-19. Tocilizumab is a recombinant humanized monoclonal antibody, directed against IL-6 receptor.

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